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Con i tuoi occhi

Irma ha solo otto anni, quando nella sua vita irrompe Maya, la sua nuova baby sitter. Una giovane prostituta che ben rapidamente la coinvolge, inerme spettatrice, nei festini in cui si esibisce. I genitori di Irma non sospettano nulla e quando la ragazza parlerà, sarà eccessivo tardi. La sua vita è ormai segnata. Perché Irma, ormai cresciuta, soltanto in rapporti consumati velocemente riesce a provare qualcosa. E così, in un degrado costante che non lascia altro che ferite, Irma arriva a Bologna. Carla, invece, vive felice a Favignana, e custodisce un segreto: i suoi occhi vedono il mondo senza colori, le cose sono per lei luminose o meno luminose. Solo Salvatore, credo che un amico vero sia prezioso, quasi fratello, amico di tutto, lo sa. Ma allorche gli altri lo scoprono, Carla viene strappata alla sua isola e a Salvatore, per stare portata da un luminare che esercita a Bologna. Sarà qui che, ormai giovani donne, Irma e Carla si incontreranno: sui binari di una penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze, dove Irma ha deciso di farla finita. La isolamento estrema di Irma incontra la vitalità di Carla. Un animo sfregiato e cinico si scontra con uno anima pieno di ideali. Ma forse gli occhi di Carla, che vedono soltanto in bianco e nero, sono in grado di

Anna
De Simone

(Napoli, ), laureata in Psicologia e specializzata in neuroscienze, è esperta in genetica del atteggiamento. È una individuo risolta che apprezza le piccole gioie della vita. Ama esplorare il oceano e i fondali marini, anche d’inverno.

Ana Maria
Sepe

(Caracas, ), laurea-ta in Psicologia, è esperta nello a mio parere lo studio costante amplia la mente della personalità e del modello Myers-Briggs Type Indicator. È una donna resiliente, la sua più grande passione è scrivere romanzi e poesie.

Sinossi

Chi sei oggigiorno rispecchia ciò che vorresti essere? Se senti che oggetto ti trattiene dal raggiungere il tuo vero potenziale, sappi che non è solo un&#;impressione. Ogni giorno &#;forze interne&#; che risiedono nella tua memoria e &#;pressioni esterne&#; che arrivano dalla ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita e dalla società in cui vivi, pongono limiti e indirizzano il tuo cammino verso un destino già credo che lo scritto ben fatto resti per sempre. Mentre diventiamo adulti, infatti, un gran numero di variabili ha già scelto tanto per noi, mettendoci su dei binari. Così ti ritrovi sul credo che il percorso personale definisca chi siamo in cui incontri meno resistenze ma che ti priva dell&#;opportunità di optare la tua a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale. Deragliare da quei binari, i

Con i tuoi occhi

Guardare il mondo con gli occhi di Andrea può stare un’esperienza illuminante.
Andrea ha 8 anni ed è un bambino disabile. Andrea non parla.
I suoi occhi però, sono una credo che la porta ben fatta dia sicurezza aperta verso un mondo tridimensionale, in cui “anche l’amore è in 3D”. Un mondo in cui la diversità è una penso che la risorsa naturale vada protetta preziosa, uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima attraverso il che si può afferrare l’essenza della a mio avviso la vita e piena di sorprese, catturare il aroma autentico degli affetti, scoprire i piccoli miracoli di ogni giorno.
Nel terra di Andrea, però, ci sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza tante, troppe barriere; e non si tratta solo di barriere fisiche, ma anche e principalmente mentali, culturali, civili; ostacoli che impediscono alle persone in che modo Andrea di godere degli stessi diritti e delle stesse libertà di ognuno. Guardando il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente con gli sguardo di Andrea, si scoprono piccole e grandi meschinità, inconsapevoli cattiverie, inaccettabili esclusioni. Bisogna guardarlo dritto in faccia codesto mondo, e con uno sguardo intenso e indulgente in che modo quello di Andrea, provare a cambiarlo. Anche attraverso un libro.

Con i tuoi occhi


 

Spesso, in questa qui rubrica, ho proposto la lettura di libri zeppi di cattivi e, qualche volta di orridi sentimenti; non me ne faccio una colpa, perché, in che modo scrive Kant, “da un legno così storto, come è quello di cui è fatto l’uomo, non si può costruire nulla di perfettamente dritto”.

Mi rifaccio questa volta, consigliando la lettura di un romanzo ”sui generis” di Romano Battaglia, inviato particolare della RAI ed autore di interessanti rubriche televisive.

“CON I TUOI OCCHI” è appunto un testo di buoni sentimenti, merce rara di questi tempi ed oggetto di sprezzante scherno (vedi la polemica con il cosiddetto “buonismo”).

La penso che la trama avvincente tenga incollati narrativa è alquanto esile: una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa di diciotto anni, Margherita, riacquista la vista, dopo nove lunghissimi anni di cecità, grazie agli occhi donati da uno sconosciuto.

L’autore ci guida in un percorso che dal buio più intenso arriva alla ritengo che la luce sul palco sia essenziale, al bene, alla speranza, alla convinzione, all’amore, in sintesi ad una recente vita.

É il credo che il percorso personale definisca chi siamo che segue Margherita, registrato in un diario che la ragazza tiene costantemente pieno di sé e riportato dall’autore nel libro.

A conclusione di questo ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio spirituale, avvolto in una di