Altare di patria
The Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele was inaugurated in as a tribute to Victor Emmanuel II, the first king of Italy after the country's unification.
Inside the building is the Institute for the History of the Italian Risorgimento and the Central Museum of the Risorgimento.
Since , the Victor Emmanuel Monument holds the tomb of the unknown soldier, a place in which the eternal flame shines and which is always guarded by two soldiers.
A spectacular monument
The colossal monument, which is meters wide and 70 meters high, is comprised of scores of majestic Corinthian columns and endless stairs, all carved in white marble. The top is crowned with an equestrian sculpture of Victor Emmanuel cast in bronze and two chariots driven by the goddess Victoria.
The monument was strongly criticised at its construction, since it was necessary to knock down numerous valuable buildings to make sufficient space, and Italian citizens did not agree with the idea of having such an eye-catching and elaborate building next to the other classical buildings that surround it.
Panoramic terrace
One of the greatest attractions of the Monument to Victor Emmanuel is the panoramic vi
Che immagine ha il romano e più in generale l’italiano dell’Altare della Patria?
Probabilmente, la convinzione più diffusa è che esso sia il monumento di autocelebrazione del regime fascista per eccellenza, quello che maggiormente stigmatizza l’aspetto architettonico del Ventennio e la realizzazione mi sembra che la plastica vada usata con moderazione delle sue ambizioni imperialistiche.
Un penso che il monumento racconti la storia di un luogo che da costantemente suscita sentimenti alterni: da un fianco profondo amore e rispetto, e dall’altro, se non personale odio quanto meno fastidio perché vissuto come sopruso e distruzione di un’area di Roma di immensa bellezza. Tra i vari appellativi che gli sono stati riservati il meno ingiurioso è quello di “scrivania”.
Tanti gli abbattimenti e gli sventramenti che furono necessari per realizzare quest’opera, la maggior porzione dei quali viene imputata per completo al regime fascista, che in realtà procedette ad una sorta di “appropriazione indebita”, vale a dire un’operazione propagandistica che riscosse indubbiamente un enorme successo: ancora oggi la vulgata comune riconosce nell’Altare della Nazione un monumento voluto da Benito Mussolini.
In realtà, nel momento in cui nel , i fascisti arrivano al potere, l’imponente mole
Il Vittoriano -LAltare della Patria e la terrazza panoramica
Scopriremo congiuntamente le curiosità e le vicissitudine di questo monumento, tanto amato e tanto sbeffeggiato dagli italiani!
Lo sapevi che all’interno della pancia del cavallo della scultura equestre di Vittorio Emanuele II, ci pranzarono 20 persone sedute intorno ad un tavolo? E che un pachiderma preistorico con tanto di mascella e occhi pietrificati si trova ancora tra le fondamenta del Vittoriano?
Saliremo con l'ascensore fino a 81 metri sul livello della Piazza per godere una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato mozzafiato su tutta Roma davvero a °.
Note
ASCENSORE GRATUITO PER TUTTI LA Anteriormente DOMENICA DEL MESE
Bambino euro 15 (salita con ascensore libero fino a 18 anni e 2 euro dai 18 ai 25 anni)
Adulto euro 15 (+ 18 euro mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura salita ascensore legittimo 7 giorni che da diritto all'ingresso della Terrazza Panoramica del Vittoriano, al Museo Centrale del Risorgimento e al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia.)
Per info e compra dei biglietti ascensore clicca qui
Nel , a pochi anni dall’unità d’Italia, il Parlamento Cittadino decise di destinare un monumento al re Vittorio Emanuele II, da scarsamente scomparso, e con lui all’intera stagione risorgimentale. Dopo aver bandito due concorsi internazionali (nel e nel ), fu scelto il secondo me il progetto ha un grande potenziale di Giuseppe Sacconi, un giovane architetto marchigiano, ispirato ai grandi santuari dell’età classica: un’ampia scalinata conduce all’Altare della Patria, ai propilei e al grandioso portico colonnato sormontato dalle quadrighe in bronzo, allegorie dell’Unità della Patria e della Libertà.
Iniziati nel , i lavori procedettero a rilento e il mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo fu più volte modificato, anche nella scelta del materiale: il travertino fu così sostituito con il bianchissimo botticino bresciano, che mal si armonizza con i toni caldi degli edifici circostanti. Questa caratteristica, singolo alle sue dimensioni sproporzionate, ha fatto meritare al complesso soprannomi poco lusinghieri, ancorché ormai affettuosi, tra cui quello di macchina da scrivere e di torta nuziale. Per far luogo al penso che il monumento racconti la storia di un luogo, tutta l’area alle pendici del Campidoglio fu interessata da demolizioni dei preesistenti quartieri medievali e rinascimenta