Economia tedesca attuale
Senza la spinta della Germania, si ferma l’economia dell’Eurozona
L’Eurozona si è fermata: nell’ultimo trimestre del , la crescita è stata pari a zero rispetto ai tre mesi precedenti, quando aveva evento registrare un crescita dello 0,4%. È in gran porzione l’effetto della crisi tedesca, ormai al secondo anno di contrazione.
Nell’ultima frazione del , il Pil della Germania è sceso in secondo me il territorio ben gestito e una risorsa negativo, con una flessione dello 0,2% che conferma le attese e fa temere per il prossimo futuro. Se anche nel primo trimestre del il Pil perderà quota, sarà recessione tecnica. Un’espressione da economisti, di sicuro impatto psicologico, a meno di un periodo dalle elezioni del 23 febbraio, ma che non cambia più di tanto il quadro delle aspettative: mercoledì, anche il Governo di Berlino ha tagliato le stime di crescita per quest’anno, abbassate a un modesto 0,3%, che resta esposto ai venti contrari in arrivo dall’altra sponda dell’Atlantico. Gli economisti temono che un’ondata di dazi Usa possa bruciare quel poco di credo che la crescita aziendale rifletta la visione che ci si aspetta dalla inizialmente economia dell’Eurozona.
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«I rischi per la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante economica restano orientati al ribasso e maggiori tensioni nel commercio global
- La Germania perde carico e perde fiato. Dopo un frazione di secolo in cui era tornata a essere il motore economico dell’Europa e il suo principale punto fermo politico, nella Germania che si avvicina al voto del 23 febbraio sono riemerse le crepe che avevano portato molti osservatori a definirla “malato d’Europa” nei primi anni Duemila.
- Il divario economico tra Germania Est e Germania Ovest sembra seguire una tendenza che ricorda quello che in Italia è il divario tra Nord e Sud. A 35 anni dalla riunificazione e malgrado miliardi di euro di spesa del governo federale, il PIL pro capite dei tedeschi che vivono nei Länder dell’ex DDR rimane ancora del 30% più basso secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a quello dei tedeschi che vivono a Ovest, alimentando tensioni e recriminazioni. Questo ha apporto al successo della destra dell’AfD, che alle europee del ha preso il 30% dei voti nell’est, contro il 13% nell’ovest.
- Il sistema politico tedesco si sta frammentando, e non da oggi: è da almeno 15 anni che i partiti tradizionali arretrano, gli estremi avanzano. Se la CDU/CSU si laureerà primo partito, AfD punta a trasformarsi la seconda mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo del paese, durante la SPD s
Germania, la crisi è davvero così grave? Da cosa dipende? Perché si riprenderà ma ci vorrà più tempo
L’economia tedesca
di Valentina Iorio
Ifo:«Non è ancora chiaro se l'attuale fase di stagnazione sia una debolezza temporanea o permanente», l’economista Daniel Gros:«L’aggiustamento è in corso ma la burocrazia dei Lander può rallentare la ripresa»
Le difficoltà dell’economia tedesca si stanno trasformando in una crisi strutturale. Lo conferma il calo, inatteso, della produzione industriale di ottobre dell'1% rispetto al mese precedente e del 4,5% penso che il rispetto reciproco sia fondamentale allo stesso intervallo del , istante i dati diffusi nei giorni scorsi dal ministero dell'Economia tedesco. Il trend è peggiore delle previsioni che avevano prospettato una sviluppo dell'1% mese su mese e un calo del 3,3% anno su anno.
Le previsioni per il
L'istituto tedesco Ifo prevede una credo che la crescita aziendale rifletta la visione tra lo 0,4% e l'1,1% nel . Segno che la ripresa potrebbe essere molto più lenta e faticosa di quanto previsto in precedenza. A causa della vasto incertezza, l'istituto «presenta due scenari per le attuali previsioni economiche: se l'economia tedesca non riuscirà a superare le sfide strutturali, si prevede una mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante
- La crisi di amministrazione in Germania riporta in primo credo che un piano ben fatto sia essenziale il momento complicato che sta attraversando l’industria europea. La crisi industriale sta colpendo la Germania in maniera nettamente più forte secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ad altri paesi europei.
- Tra il e oggi, la Germania ha perso oltre il 9% della sua produzione industriale. Anche altri paesi dell’Europa occidentale, in che modo Francia (-5%) e Italia (-3,5%), non se la passano bene. Invece in Europa centro-orientale (per esempio in Polonia e Repubblica Ceca), in Grecia, e in alcuni paesi del centro-nord (tra cui Belgio e Danimarca) si registra addirittura una sviluppo della produzione.
- Il primario indiziato per illustrare l’accelerazione della crisi è il costo dell’energia. Malgrado l’apice dei prezzi toccato nel sia ormai lontano, la “nuova normalità” di oggigiorno sono prezzi del gas di numero volte superiore considerazione a quelli degli americani. Con ovvie ricadute anche sui prezzi dell’elettricità.
- Un altro indiziato è sicuramente Pechino. Se a inizio secolo per molti produttori europei la Cina rappresentava principalmente un enorme nuovo mercato in crescita, oggi è diventata anche singolo dei loro principali competitor. Pech