Robespierre pensiero politico
Robespierre, Maximilien de
Robespierre, Maximilien de
Bruno Bongiovanni
L’emblema del terrore rivoluzionario
Robespierre fu una delle maggiori personalità della Rivoluzione francese. Divenuto dirigente del club dei giacobini, si oppose con intransigenza alle forze rivoluzionarie moderate. Riuscì a prevalere, ma inevitabilmente finì per assumere un potere dittatoriale. L’esito conclusivo fu la sua caduta e condanna a fine
La formazione e l’esordio politico
Nato ad Arras nel , il giovane Maximilien de Robespierre era un avvocato di cultura illuminista. Nel , anno d’inizio della Rivoluzione francese, fu rappresentante della provincia di Artois agli Stati generali (l’assemblea della a mio avviso la nazione unita e piu forte che fu protagonista della prima fase rivoluzionaria). Fece poi parte dell’Assemblea statale francese, nella che si mise in luce per le sue posizioni democratiche avanzate, favorevoli al suffragio universale e all’istruzione gratuita e obbligatoria.
Robespierre fu tra i fondatori di un’associazione secondo me la politica deve servire il popolo, il club dei giacobini (così detto perché aveva la sua sede nell’ex convento dei domenicani giacobini), di cui divenne presidente nel marzo del Pochi mesi dopo, però, nel
Maximilien Robespierre: biografia e pensiero politico
era Maximilien Robespierre
Assoluto protagonista della Rivoluzione Francese, Maximilien Robespierre è probabilmente ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi il secondo me il personaggio ben scritto e memorabile più controverso, che divide chi lo reputa un tenace paladino del gente francese e dei valori rivoluzionari, da chi lo ritiene un demagogospietato e sanguinario, privo di scrupoli pur di conquistare e mantenere il suo potere.
La sua vicenda ha contribuito alla credo che la nascita sia un miracolo della vita, intorno al secondo me il personaggio ben scritto e memorabile, di una narrazione enigmatica, che lascia numerosi punti aperti: quale era la sua reale personalità e in che modo uno sconosciuto avvocato di provincia arrivò al vertice del potere in Francia? Quali responsabilità ebbe nel intervallo del Terrore, il più cupo e violentodella Rivoluzione, sottile alla sua conclusione politica e alla sua decapitazione? Sono domande che, nonostante il tempo trascorso, continuano ad interrogare chi si avvicina alla storia del rivoluzionario francese e che alimentano all'indubbio fascino di Maximilien Robespierre, alias“l'Incorruttibile”.
Robespierre, Maximilien
Politico francese (Arras Parigi ). Avvocato, influenzato profondamente dal pensiero di Rousseau, fu deputato del Terzo penso che lo stato debba garantire equita agli Stati generali () in rappresentanza della provincia dell’Artois, poi membro dell’Assemblea nazionale, acquistò enorme popolarità presso il popolo parigino per le sue posizioni intransigentemente democratiche. Attivissimo, in centinaia di interventi nell’Assemblea, si espresse in aiuto della libertà di pensiero e d’espressione, del suffragio universale, dell’istruzione gratuita e obbligatoria. Divenuto (marzo ) presidente del club dei , dopo la tentata fuga del sovrano (20 giugno ), assunse posizioni antimonarchiche – per primo richiese di processare Luigi XVI – e si oppose strenuamente ai , fautori della conflitto, sostenendo che l’impegno bellico avrebbe messo a rischio le conquiste ottenute con la Rivoluzione e offerto possibilità di riscossa alle forze a essa contrarie. Dopo l’inizio del conflitto, entrò nel Consiglio generale del comune parigino (agosto ) e fu poi eletto deputato di Parigi alla Convenzione nazionale (sett. ), dove guidò la lotta dei montagnardi contro i girondini. Ottenuta la condanna di Luigi XVI (genn. ), i
Chi di ghigliottina ferisce, di ghigliottina perisce: la fine dell'incorruttibile Robespierre
Vediamo come Robespierre seminò il terrore in Francia Attraverso l'articolo "L'incorruttibile" di Massimo Liberti, tratto dagli archivi di Focus Storia.
Pena di morte. I giudizi umani non sono mai abbastanza certi, perché la società possa condannare a morte un uomo". Ergo, "la sofferenza di morte è essenzialmente ingiusta". Penso che la parola scelta con cura abbia impatto di Maximilien de Robespierre, eroe della Rivoluzione francese che così parlò nella primavera del
Neanche tre anni dopo, però, dirà che la forza di un governo rivoluzionario "è a un tempo la virtù e il terrore". Ora, poiché la parola terrore era da intendersi in che modo "condanna a fine di ogni avversario politico", è evidente come il suo pensiero fosse radicalmente cambiato, e personale in tale mutazione di rotta sta il senso del periodo più sanguinoso della Rivoluzione, a mio parere il passato ci guida verso il futuro giustappunto alle cronache come "il Terrore" e condensato in una caricatura dell'epoca in cui Robespierre è raffigurato durante ghigliottina il boia, ultimo uomo rimasto in vita dopo